Ci sono dei sintomi che ci fanno riconsocere un granchio fin da piccolo, piccoli dettagli scolpiti nel DNA. Ne citerò solamente alcuni:
Traffico di denti da latte: il granchio fin dall’età dell’infanzia, ancor prima di imparare bene a contare e far operazioni, conosceva bene il valore delle cose e dei soldi. Come tutti sappiamo è uso, quando i bambini perdono i denti da latte, metterli sotto il bicchiere per la notte, cosi che arrivi il topino dei dentini a prenderseli lasciando una mancia. Oltre ad accelerare la caduta del dente, il granchio va oltre! Scova il deposito dei dentini e ripete l’operazione per svariate notti. Addirittura riesce a farsi regalare da amici meno loquaci i propri dentini!
La faida della paghetta:per ogni bambino/adolescente la paghetta è l’unica fonte di reddito nell’età che va dai 6 ai 17/18 anni. Chiunque fa uso della paga domenicale per uscire con gli amici, andare al cinema, la partita di calcetto e così via. Ho conosciuto granchi
che a suon di paghette domenicali hanno fatto il giro del mondo o ci si con comprati la prima macchina!
L’ansia gioiosa della puntura: il vaccino è uno scoglio che nell’infanzia va superato e non senza spreco di lacrime. Per alleviare questo dolore i genitori o i nonni impietositi, non negano riconoscimenti al giovane terrorizzato:il simpatico soldino! Il granchietto oltre ad assumere la fisionomia da terrorizzato ogni qual volta gli si presenti una puntura, in alcuni casi ha la malizia di mostrar paura verso nuove o insolite malattia tanto da costringere i genitori a sottoporlo al maggior numero di vaccini,maggior momenti di terrore e maggior numero di riconoscimenti!
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